Vittorio Alfieri
BUR 1994
Introduzione e note di Vittore Branca
Composta dall'Alfieri fra il 1776 e il '78, l'"Agamennone" segna il passaggio
dall'impostazione nettamente politica delle prime tragedie a una più complessa
rappresentazione di conflitti esistenziali, esplorati negli oscuri recessi della
vita interiore. Le ragioni della tragedia che spezza la vita di Agamennone non
sono nel volere dei fati e nella catena di vendette che travolge - come vuole il
mito antico - la schiatta degli Atridi , ma nel raptus passionale di una moglie,
Clitennestra, lacerata nell'intimo da sentimenti contrastanti. È l'intuizione
della solitudine femminile, resa con accenti che preannunciano l'alto e
struggente dramma della "Mirra", l'opera che segna l'ultima grande stagione
creativa dell'Alfieri (1784). L'antico tema dell'amore incestuoso (attinto da un
episodio ovidiano) vede Mirra, creatura innocente, consumare in se stessa
l'impulso di una morbosa passione verso il padre e lotta eroicamente per
soffocarla fino alla scelta liberatrice della morte.
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