Elena Ferrante
Edizioni e/o 2014
L'amica geniale comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi
adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana,
tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con
attenta assiduità. L'autrice scava intanto nella natura complessa dell'amicizia
tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro
crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i
cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi
gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di
un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita
nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme
veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi
segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la
profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati... Non vogliamo
dirvi altro per non guastare il piacere della lettura. Torniamo invece
all'inizio. Dicevamo che L'amica geniale appartiene a quel genere di libro che
si vorrebbe non finisse mai. E infatti non finisce. O, per dire meglio, porta
compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e
dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi
mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo
rapporto. Altri romanzi arriveranno nel giro di pochi mesi, per raccontarci la
giovinezza, la maturità, la vecchiaia incipiente delle due amiche.
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