Maria Bellonci
Oscar Mondadori 1991
Romanzo storico
La corte mantovana e il suo mondo sontuoso, lascivo e mortuario danno vita a uno
dei racconti più amari e segretamente crudeli che Maria Bellonci abbia mai
scritto: crudeltà della ragione dinastica; crudeltà, morbosa e sfrenata, del
sesso e dell'amore; crudeltà del fasto e della ricchezza, impotenti contro le
leggi della natura e della vita. "I Gonzaga di questo libro sono persone della
vita come sono personaggi della storia" ebbe a dire Giancarlo Vigorelli. E in
effetti, la vocazione del narratore, alternandosi a quella dello storico, spesso
prende il sopravvento privilegiando l'animo e le elezioni dell'umanista, la
predilezione allo scandaglio psicologico, la ricerca di una verità privata, di
cui il documento non è che la sollecitazione pratica che dà corso alle reazioni
a catena di una 'memoria' fantastica e fuori del tempo. Pubblicato nel 1947,
Segreti dei Gonzaga si innesta nel fortunato filone storico-narrativo di cui
fanno parte due dei più famosi romanzi della scrittrice romana: Lucrezia Borgia,
suo esordio letterario, e Rinascimento privato, vincitore del premio Strega nel
1968.
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