Silvia Ronchey
Rizzoli 2006
“La Flagellazione di Piero della Francesca è uno dei quadri più straordinari
della pittura occidentale. È anche un enigma, che molti hanno tentato invano di
risolvere. Dopo anni di ricerche, Silvia Ronchey propone una tesi rivoluzionaria
sul significato del dipinto. La espone in una sorta di detective story ricca di
rivelazioni e colpi di scena. I protagonisti sono papi, cardinali, agenti
segreti, torbidi signori rinascimentali, una dinastia imperiale raffinata e
esausta, il sultano Mehmet II, una principessa iniziata ai rituali pagani e poi
assassinata, sommi pittori, da Pisanello a Jan Van Eyck, spie russe e, come un
ragno al centro della tela, il genio politico dell'ultimo grande bizantino,
Bessarione. La chiave sta nella tragedia che ha segnato le origini dell'età
moderna: la fine dell'impero di Bisanzio con la caduta di Costantinopoli nelle
mani dei turchi, nel 1453, un 11 settembre immensamente più devastante, sigillo
dello scontro di civiltà fra cristianesimo e islam. Il celebre quadro di Urbino
è per Silvia Ronchey il manifesto dell'ambizioso progetto politico che stava
maturando nell'Italia della metà del Quattrocento: l'estremo tentativo di
salvare la civiltà bizantina, garantendole sopravvivenza in occidente. Il
progetto fallì e il corso degli eventi prese un'altra direzione. Ma senza
conoscere questa sotterranea operazione politica inghiottita dalla storia non si
può cogliere il senso della Flagellazione di Urbino, né quello di molte altre
opere d’arte che segnano, tra Quattro e Cinquecento, l’inizio del Rinascimento
europeo. Attraverso un'attenta ricostruzione delle tracce bizantine lasciate nei
dipinti dell'epoca, Silvia Ronchey restituisce ai protagonisti della tavola di
Piero il loro vero volto e compone con sapiente gusto narrativo e assoluto
rigore filologico una vasta sinfonia in cui riecheggiano le gesta e il valore
politico di una civiltà millenaria rimossa dalla memoria dell'Europa.” (Dal
risvolto di copertina)
Flagellazione. Piero della Francesca |
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